Margherita legge:
La giornata di Francesca è stata molto intensa e frenetica, domani la sveglia suona un'altra volta alle sette. Un altro giorno di corsa tra università, amici e palestra.
Poggia la testa sul cuscino del divano e dopo poco si addormenta profondamente.
Chiude gli occhi e inizia a sognare. Francesca è sul terrazzo di una mansarda del centro. Si vedono i tetti marroni delle case e le cupole grigie delle chiese.
Gli uccelli volano e c'è un leggero vento. È notte e in cielo c'è una grande luna arancione.

Chiara legge:
L'appuntamento è sui Navigli, una zona molto frequentata dai giovani milanesi e dai fuorisede, perché piena di locali. Oltre a bar e ristoranti, c'è anche il mercato, qualche museo e tanti palazzi storici da fotografare.
A Francesca questo quartiere piace tanto perché non è moderno come il resto della città. È antico e pittoresco. Pieno di artisti e musicisti, che vivono, lavorano e passeggiano lungo i canali. Sui Navigli c'è un'atmosfera affascinante e rilassata, ideale per incontrarsi con gli amici dopo l'università o il lavoro.

Filippo legge:
Il giorno scorre lento, il lavoro in trattoria non è mai troppo veloce o frenetico. C'è sempre il tempo per preparare con calma i piatti e Adriano, appena può, esce in sala e fa un giro fra i tavoli per chiedere ai clienti se va tutto bene.
A loro piace questa attenzione, perché si sentono coccolati come a casa.
E poi è anche bello vedere Adriano, col suo abito bianco da cuoco e il suo grande cappello, le mani dietro la schiena, che allunga il collo come una giraffa per capire se la sua pasta piace agli ospiti della trattoria.

Marco legge:
Adriano rientra a casa, accende la tv ma non la guarda. Fanno un vecchio film dove uomini a cavallo attraversano un deserto di sabbia. Si poggia sul divano, si rilassa e dopo poco si addormenta.
Piano, i suoni provenienti dallo schermo si confondono con i pensieri di Adriano e le battute degli attori si mischiano ai suoi sogni. Adriano adesso è a cavallo anche lui, da qualche parte in un deserto africano.